Le prigioni nuove

elena giacon • October 30, 2024

L’ Edificio

Le  prigioni nuove  sono possenti, massicce ed incutono timore, fatte di blocchi massicci di  marmo e pietra d’Istria .  Ancora oggi non sappiamo come siano state assemblate.  Il palazzo è stato costruito nel  1500  per creare una prigione maggiormente salubre per i detenuti e spostare alcune  funzioni giudiziarie  da palazzo Ducale con il quale sarà connesso attraverso il famosissimo  Ponte dei Sospiri , realizzato  agli inizi del 1600  sostituendo i precedenti collegamenti realizzati in legno.


La connessione con il Palazzo Ducale era testimonianza di quanto ne fosse parte integrante per lo svolgimento delle funzioni giudiziarie. Questo è il  primo esempio, in Europa , della costruzione  di un palazzo esclusivamente destinato a funzioni giudiziarie e di detenzione . La costruzione delle prigioni nuove venne affidata allo  stesso architetto che realizzò il ponte di Rialto  ,  Antonio da Ponte , a testimonianza dell’importanza della struttura che si veniva a realizzare. 

All’ interno del palazzo ci sono diversi corridoi molto stretti e le relative celle suddivise in aree diverse a seconda della gravità dei delitti e del censo, un area era destinata alle donne ed una ad infermeria, vi erano poi i saloni dove si amministrava la giustizia affidata a dei 
Magistrati specializzati ,  i Signori della Notte . Inoltre, l’ ampissimo portico fungeva da rifugio, durante la notte, per un gran numero di mendicanti e diseredati che vivevano a Venezia.


Le condizioni dei carcerati e delle celle


I carcerati vivevano in condizioni molto difficili, anche se, per quell’epoca erano tra le migliori. Vi era una apposita magistratura per la gestione del carcere, il costante controllo di un medico con una apposita infermeria e la sistematica visita di un prete incaricato di dare conforto ai prigionieri. Purtroppo queste attenzioni non erano sufficienti, la condizione carceraria rimaneva molto difficile all’interno delle prigioni per chi era incarcerato per scontare la pena o chi era in attesa di giudizio.

Il principale problema erano le condizioni igieniche dovute al sovraffollamento delle celle, la sporcizia e l’umidità. Tali condizioni igieniche facevano proliferare malattie di tutti i tipi aggravate dalla presenza di molti insetti e topi che erano un vero tormento per il carcerato. Molto spesso la carcerazione era una condanna a morte visti i bassissimi tassi di sopravvivenza in ambienti così malsani.

I prigionieri dormivano su un tavolaccio , avevano un secchio lurido per i loro bisogni, l’odore che pervadeva i locali era terribile, periodicamente durante l’anno le celle venivano lavate con aceto e calce viva. Il medico del carcere aveva l’obbligo della visita quotidiana e prescrivere i farmaci, se il carcerato non poteva permettersi le medicine queste venivano pagate dallo stato .


Cosa mangiavano i carcerati


I carcerati ricevevano  2 pani  da mezzo kg giornalmente  e del vino ,  successivamente  il pane fresco fu  sostituito dal pan biscotto , lo stesso che veniva utilizzato a bordo delle Galee.  Alle feste  per le elezioni del Doge o di importanti magistrati,  venivano migliorati i pasti;   a Carnevale c’era l’usanza di mangiare la testa di un toro ,   la carne  del quale veniva  redistribuita ai carcerati .

Vi erano inoltre le 
 varie confraternite di beneficenza  che si preoccupavano di dare conforto ai carcerati, viste le loro miserrime condizioni, che provvedevano ad integrare circa 2 volte alla settimana con brodo ed un po’ di carne la dieta dei prigionieri.

Il vino era uno degli alimenti principali
  della dieta del carcerato, i  carcerieri spesso  erano  pagati dai carcerati per procurare del vino ; per un certo periodo nel cortile delle prigioni c’ era un chiosco per la mescita del vino per i carcerati che potevano permetterselo.  I carcerati, giornalmente , incatenati con una botticella potevano andare a prendere tutti insieme, sotto il controllo delle guardie, l’ acqua dal pozzo  nel cortile delle prigioni.


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